L’intervento di Pierpaolo Bombardieri a Rai Radio 1
Da anni, la politica evita di spiegare che le tasse finanziano sanità, istruzione e servizi pubblici essenziali, favorendo invece una narrativa che glorifica chi evade. Con flat tax e condoni ricorrenti, il messaggio è chiaro: chi può evade, chi non può paga per tutti.
Oggi il 40% della popolazione non paga tasse, mentre lavoratori dipendenti e pensionati sostengono il sistema con trattenute automatiche. In molte categorie, come ristorazione e commercio, i dati MEF mostrano redditi dichiarati più bassi di quelli dei dipendenti. È evidente che chi evade lo fa senza timore, anche grazie a condoni che premiano l’illegalità.
Non è una guerra tra poveri: partite IVA, lavoratori dipendenti e pensionati devono essere tutelati con un sistema fiscale equo, che premi chi paga e colpisca chi evade. È necessaria una riforma che garantisca progressività e trasparenza, sostenendo il Paese senza pesare solo su pochi.
Anche per questo, il prossimo sciopero generale non vuole bloccare il Paese, ma richiamare l’attenzione della politica e del governo sull’urgenza di risposte per chi oggi è in difficoltà. Uno sciopero politico nel senso autentico, dedicato al bene comune.
È un richiamo alla necessità di salari dignitosi, al recupero del potere d’acquisto, alla riduzione del carico fiscale per chi già paga. Oggi le buste paga non aumentano e il cuneo fiscale resta insufficiente. Per il sindacato, è fondamentale migliorare le condizioni economiche di chi rappresenta. |