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Precari: ultimi aggiornamenti dai settori della conoscenza

Con il presidio del 9 giugno scorso in piazza Montecitorio i sindacati della scuola hanno richiamato l’attenzione delle forze politiche e dei gruppi parlamentari sulle tante criticità presenti nel testo del decreto legge “sostegni bis”, di cui è in pieno svolgimento l’iter di conversione. Servono profonde modifiche attraverso opportuni emendamenti.
I rappresentanti di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e ANIEF hanno avuto modo di esporre le ragioni e gli obiettivi dell’azione sindacale ai numerosi parlamentari intervenuti all’iniziativa e nel corso di un incontro con l’on. Vittoria Casa, Presidente della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei Deputati.
Hanno dato voce alle legittime aspettative del personale scolastico, a partire da quello precario che giustamente aspira ad una stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro.
Sono oltre 112.000 i posti disponibili nella scuola per le prossime assunzioni dei docenti. Tuttavia, se i requisiti fissati dal Decreto sostegni bis non saranno cambiati, molte di queste cattedre resteranno scoperte. Leggi la notizia.

Lunedì 14 giugno saremo di nuovo in piazza per combattere la precarietà negli atenei. La FLC CGIL insieme a ADI, ANDU, ARTED, CISL UNIVERSITÀ, RETE 29 APRILE, UNIVERSITÀ MANIFESTA ha redatto un documento unitario sul progetto di legge su reclutamento e pre-ruolo universitario.
“Combattere la precarietà, non le precarie e i precari”, questo l’appello a tutta la comunità accademica, le associazioni e i movimenti a partecipare ad una mobilitazione nelle città e a Roma con un presidio sotto Montecitorio. Leggi il documento.

Buone notizie, invece, per i precari che lavorano nell’AFAM (alta formazione artistica e musicale). Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca il bando per l’accesso dei docenti precari alle nuove graduatorie nazionali 205-bis.
Un risultato dell’azione della FLC CGIL in difesa dei diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori. Leggi la notizia.