Lidia Menapace, cento anni fa nasceva a Novara.
Di Lidia Menapace abbiamo l’immagine viva dell’impegno civile, antifascista, pacifista espresso durante i suoi 96 anni di vita.
Lidia Brisca è nata a Novara nel 1924 (Menapace è il cognome del marito Nene con cui ha condiviso la vita) e da giovanissima è diventata staffetta partigiana (nome di battaglia Bruna) nella formazione della Val d’Ossola.
Credeva nella politica, nella partecipazione e nella pace.
La sua è sempre stata una voce libera, punto di riferimento della lotta per le donne, per i diritti di tutte e tutti, per la pace. “Lotta” e categoricamente mai “guerra”, parola che rifuggiva in tutte le sue implicazioni. Fino all’ultimo assetata di partecipazione, perché convinta che solo nel confronto nascono le idee.
Disse: “La lotta è ancora lunga” perché “quello che abbiamo ottenuto è ancora recente e fatica a durare”.
È morta a 96 anni dopo essere stata ricoverata a causa del Covid. Se fosse ancora con noi, avrebbe 100 anni.
Lidia Menapace è stata una femminista, in molti casi la prima a portare avanti temi che poi sarebbero diventati cruciali.
Diceva: “Nei paesi formalmente democratici, non si può più escludere un genere da alcuni diritti. Bisogna però stare attenti. Conviene buttarsi al massimo nelle lotte paritarie. Cominciare a protestare subito se le bambine hanno minor accesso all’istruzione o se si chiede alle donne di stare in casa a occuparsi della famiglia”.
“Siate indipendenti economicamente e poi fate quello che volete. L’importante è che siate indipendenti per le calze. Non si può essere indipendenti per la testa e non nei piedi”.
La libertà economica come punto di partenza imprescindibile per avere l’emancipazione delle donne: tutt’oggi le lotte femministe partono da quella semplice e ancora così fragile affermazione.
Ma non solo. E’ stata la prima Lidia Menapace, scrive sempre l’enciclopedia delle donne, a “mettere l’accento sull’importanza del linguaggio sessuato come strumento fondamentale contro il sessismo“
Lidia Menapace credeva nella politica, ma prima tutto credeva nella politica di pace e ha avuto una storia di vita davvero eccezionale, è stata punto di riferimento del movimento pacifista in Italia e della riflessione sulla non violenza.
È davvero impossibile riassumere in poche parole il percorso di Lidia perché la sua militanza e il suo attivismo fino ad un’età avanzatissima sono stati davvero straordinari.
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