Il 22 aprile da ormai 54 anni è la giornata dedicata a ricordare all’umanità intera quanto è importante la Terra e la difesa del suo ecosistema.
La prima Giornata della Terra si svolse nel 1970, su iniziativa dell’ambientalista e pacifista John McConnell, che propose di istituire una giornata in onore della salvaguardia delle risorse naturali dallo sfruttamento intensivo e dall’inquinamento, promuovendo la convivenza pacifica fra i popoli nel rispetto della natura.
https://www.raiscuola.rai.it/laboratori/lagiornatamondialedellaterra
Oggi la difesa dell’ecosistema è un tema di centrale importanza e noi vogliamo ricordare un grande scienziato e padre dell’ecologia: Barry Commoner
Commoner ci ha chiaramente spiegato come la causa della crisi dei rapporti tra uomo e natura sia da ricercare nello sfruttamento di risorse naturali scarse, per produrre, con processi inquinanti, merci inquinanti.
https://antropocene.org/index.php?option=com_content&view=article&id=284:il-cerchio-da-chiudere&catid=11&Itemid=348
Mentre in natura i cicli biologici e la geochimica sono sempre in equilibrio e sempre si chiudono, a seguito di scelte tecnologiche errate, i cicli naturali restano aperti, con il l’impoverimento delle risorse e la conseguente crisi ecologica ed economica.
Le 4 leggi fondamentali dell’ecologia, secondo Barry Commoner:
1 – Ogni cosa è connessa con qualsiasi altra – L’ambiente costituisce una macchina vivente, immensa ed estremamente complessa, che forma un sottile strato dinamico sulla superficie terrestre. Ogni specie vivente è collegata con molte altre.
2 – Ogni cosa deve finire da qualche parte – In ogni sistema naturale, ciò che viene eliminato da un organismo, come rifiuto, viene utilizzato da un altro come cibo. Niente scompare.
3 – La natura è l’unica a sapere il fatto suo – Se la natura si ribella l’uomo crolla.
4 – Non si distribuiscono pasti gratuiti – In ecologia, come in economia, non c’è guadagno che possa essere ottenuto senza un certo costo.
E’ possibile ascoltare in questo podcast di Rai Radio 3, un’interessante narrazione della storia dello scienziato americano.
Per restare in tema di ambiente e rapporto tra uomo e natura, vi offriamo spunto per la visione di questo magnifico documentario del 1982
Koyaanisqatsi,
noto anche come Koyaanisqatsi: Life out of Balance, è un film del 1982 diretto da Godfrey Reggio con la musica composta da Philip Glass e la fotografia di Ron Fricke. Il film consiste principalmente in fotografie al rallentatore e time-lapse di città e molti paesaggi naturali negli Stati Uniti. Il poema sinfonico visivo non contiene né dialogo né narrazione vocalizzata: il suo tono è fissato dalla giustapposizione di immagini e musica. Nella lingua Hopi, la parola Koyaanisqatsi significa “vita folle, vita in tumulto, vita fuori equilibrio, vita in disintegrazione, uno stato di vita che richiede un altro modo di vivere”, e il film implica che l’umanità moderna vive in una tale modo. Il film è il primo della trilogia di film Qatsi: è seguito da Powaqqatsi (1988) e Naqoyqatsi (2002). La trilogia descrive diversi aspetti del rapporto tra uomo, natura e tecnologia. Koyaanisqatsi è il più noto della trilogia ed è considerato un film cult.