Il giorno 17 aprile 2024 la nostra scuola ha organizzato una gita a Villa Pusterla, nella frazione di Mombello, comune di Limbiate. Alcuni professori insieme con gli alunni della nostra scuola dopo le lezioni, verso le ore 14:30 ci siamo incontrati davanti alla villa. Lì ci aspettava un professore dell’Istituto agrario, che ci ha fatto da cicerone, sapeva tutta la storia della villa che adesso ospita una scuola superiore. Ha iniziato a raccontare la storia della villa partendo dalla parte posteriore dove sono i giardini. La villa è costruita a ridosso di una collina ed è la più importante villa di Limbiate, sia sotto l’aspetto storico sia sotto quello artistico, oltre ad essere una delle maggiori testimonianze dell’architettura lombarda. In questa villa hanno vissuto tre famiglie: la prima è stata la famiglia Carcano, poi la famiglia Arconati, dopo la famiglia Crivelli. La famiglia Crivelli vendette ai fratelli Catena la villa e i territori annessi. Con questo atto la residenza passò nelle mani della ricca borghesia e successivamente fu sottoposta a varie divisioni, oltre ad essere gradualmente spogliata dei suoi arredi. Per alcuni anni la villa è diventata un ospedale psichiatrico e alla fine è rimasta una scuola, come ancora adesso. Ci sono parti della villa che non sono visitabili, tra cui la chiesetta, che al momento è inagibile. Questo professore ha iniziato a raccontare la storia con i cambiamenti che ha subito la struttura della villa. Quando ci ha vissuto la famiglia Carcano nel XVI secolo la villa era una fortezza palazzo dalla forma quadrata con torrette angolari e con una corte interna. Gli edifici, semplici ed essenziali, occupavano i quattro lati lungo una corte chiusa ed un bastione la cingeva completamente. Con l’arrivo della famiglia Arconati iniziarono le modifiche, i lavori coinvolsero soprattutto l’ala nord del palazzo. La villa fu trasformata così in una dimora stabile per tutto l’anno e non solo utilizzata per il periodo estivo. Per volere del conte Luigi Arconati fu costruita in seguito un’ampia balconata che si affacciava verso il giardino tramite delle terrazze degradanti, su cui furono piantate delle viti. Dopo la cessione della struttura alla famiglia Crivelli nel 1718 questa la trasformò in un lussuoso palazzo con giardino all’italiana, ricco di fontane e giochi d’acqua. Durante questo periodo la villa fu in parte rifatta in stile barocco ed alleggerita delle residue forme medioevali. La struttura assunse una pianta ad U con un portico che collegava le due estremità delle ali laterali a creare una piccola corte; la facciata ornata da due semitorri era rivolta ad oriente. Negli anni la villa ospitò tra i personaggi più famosi: Ferdinando IV, re delle due Sicilie, Napoleone Bonaparte che nel 1797 vi insediò il suo quartiere generale, preferendola alla Reggia di Monza, come testimoniano le 216 lettere da lui scritte. Dopo che il professore ci ha fatto vedere da fuori la villa, siamo entrati tutti dentro a vedere due affreschi che si trovano all’interno di due aule. La gita è stata veramente interessante, a me personalmente è piaciuta sia come storia che come struttura.
Kazazi Shpresa.